Stampa
Gpx_track: Percorso e profilo dell'escursione:

Scarica come File GPX

Distanza: kilometer
Elevazione (min): meter
Elevazione (max): meter

I Cadini di Misurina

Fanno parte delle Dolomiti Orientali e sono inseriti nel gruppo riconosciuto come Patrimonio naturale dell’Umanità. Situati nel comune di Auronzo di Cadore, e sovrastano il magnifico Lago di Misurina. Il loro nome deriva dal termine cadorino ciadìn (catino), ovvero circo, vallone, che si riferisce agli elevati avvallamenti estesi all'interno del gruppo. La vetta più alta è la Cima Cadin di San Lucano (2.839 m).

Il Gruppo dei Cadini rappresenta l'estremo stadio dell'evoluzione della roccia dolomitica che si presenta qui profondamente intagliata ed erosa dai ghiacciai e dagli agenti atmosferici a formare una incredibile varietà di torri, guglie, pinnacoli e campanili che fanno da contorno ai bacini e ai canaloni. Questa particolare morfologia che li distingue, consente di attraversare il gruppo da svariate direttrici godendo dello stupendo panorama dolomitico che li circonda.

I Cadini sono percorsi sia dall'Alta Via n. 4 che, provenendo dalle Tre Cime di Lavaredo, passa per il Rifugio Fratelli Fonda-Savio e il Rifugio Città di Carpi, sia dal sentiero attrezzato Alberto Bonacossa che, partendo dalla sponda meridionale del Lago di Misurina, arriva sino alle Tre Cime di Lavaredo.

Il Rifugio Fonda Savio

Il rifugio è intitolato ai tre figli, Piero, Paolo e Sergio morti durante la seconda guerra mondiale, di Antonio Fonda Savio, medaglia d'oro al valor civile per essere stato il capo partigiano di Trieste contro i nazisti il 30 aprile 1945. Antonio fu anche il genero di Italo Svevo. Il rifugio viene inaugurato nel 1963, ammodernato
nel 1994, ampliato nel 2003. E' comunque un piccolo rifugio costruito a 2367 metri al Passo dei Tocci, ai piedi delle imponenti moli della Torre di Wundt (2517m) e della Cima Ciadin dei Toci (2473 m)..
E' uno dei rifugi storici nel territorio di Auronzo e Misurina ed oggi è un perfetto punto di riferimento per tutti i trekking e le vie alpine delle varie destinazioni che rientrano all’interno di questa importante area rocciosa.
Il suo versante più panoramico guarda verso Ovest, lungo i Ciadin dei Toci che si allunga verso il territorio geografico di Misurina con scorci verso il Cristallo e la Croda Rossa, territori all’estremo Nord del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

  • 1
    1

    Lago d'Antorno con il Cadin di Misurina e il Cadin della neve che vi si specchiano

  • 2
    2

    Rifugio Fonda Savio ripreso con un tele dal Lago di Antorno

  • 3
    3

    Il sentiero procede nel bosco. Sullo sfondo il Cadin dei Tocci.

  • 4
    4

    Cadin dei Tocci che si eleva dal bosco

  • 5
    5

    Le guglie del Cadin dei Tocci

  • 6
    6

    Il bosco si fa sempre più rado.

  • 7
    7

    Particolare delle guglie dei cadini

  • 8
    8

    Vista del punto di partenza al lago di Antorno. Sullo sfondo il monte Piana e il Cristallo.

  • 9
    9

    Particolare del Cadin dei Tocci

  • 10
    10

    Vista del sentiero che ora si inerpica sulle pendici del Cadin dei Tocci.

  • 11
    11
  • 12
    12

    Si comincia a vedere il rifugio sullo sfondo al Passo dei Tocci

  • 13
    13

    Particolare della conca ghiaiosa dei cadini circondata dalle guglie.

  • 14
    14

    Visione piu ravvicinata del sentiero in costa e dell'ultimo tratto verso il rifugio

  • 15
    15

    Altra vista da lontano del rifugio

  • 16
    16
  • 17
    17

    Particolare dell'ultimo tratto del sentiero lungo il canalino assicurato con corda che porta al rifugio

  • 18
    18

    Eccoci sotto al rifugio

  • 19
    19

    Il rifugio Fonda Savio

  • 20
    20

    Vista dall'alto del rifugio sotto la Torre di Wundt e la cima Ciadin dei Toci

  • 21
    21

    La splendida vista dal pennone a fianco del rifugio sulle Tre Cime e sui Baranci.

  • 22
    22

    Particolare delle Tre Cime di Lavaredo

  • 23
    23

    Fioritura sotto la torre

  • 24
    24

    Vista sul Monte Piana e sul Cristallo

  • 25
    25

    Arrivo del sentiero Bonacossa dal rifugio Col de Varda

  • 26
    26
  • 27
    27

    Torre del diavolo

  • 28
    28

    Arrivo al Lago d'Antorno con il Cadin di Misurina e il Cadin della Neve a destra e il Cadin di San Lucano a sinistra.

  • 29
    29

    Le cime del Cadin di Misurina e del Cadin della Neve a destra e dell Cadin di San Lucano a sinistra che si specchiano nel lago d'Antorno.

Il percorso

Dal Lago di Misurina, imbocchiamo la strada delle Tre Cime e una volta superati alcuni tornanti, poco prima di arrivare al Lago Antorno, troviamo sulla destra un piccolo parcheggio (1840m), punto d’inizio del percorso. Seguendo le indicazioni segnavia 115, cominciamo a salire su una comoda carrareccia (normalmente chiusa al traffico) che sale in breve all’ampio Pian dei Spiriti, contornato da una bella popolazione di larici. Si tralasciano le due strade sterrate che partono alla destra, piegando a sinistra in direzione di un grande masso e si comincia la salita su buona traccia di sentiero, che pian piano ci permette di vedere alle nostre spalle la dorsale delle Pale di Misurina, sovrastate dal Monte Cristallino. Davanti a noi, sul lato destro del Ciadìn dei Tóci, che già si vedeva alla partenza, salgono i fianchi erbosi punteggiati di piccoli larici, fino alle pendici rocciose della Punta dei Spiriti.

Superata una passerella in legno, ci dirigiamo verso il bosco, proseguendo sul sentiero 115 intitolato a Dario Favretto (targa su masso). Dopo una prima parte in costante salita, all’ombra del bosco, in corrispondenza del passaggio sotto i cavi della teleferica, si esce allo scoperto, entrando nel suggestivo Ciadin dei Tocci, dove possiamo già ammirare in lontananza il Rifugio Fonda Savio. Passato un breve tratto in piano riprendiamo a salire su fondo ghiaioso misto roccia, portandoci sul fianco sinistro del vallone. Accompagnati dalla vista sulla Forcella del Diavolo, da dove arriva il sentiero Alberto Bonacossa proveniente dal Rifugio Col de Varda, continuiamo a salire fino ad arrivare ai piedi del rifugio. Superato un semplice canalino attrezzato con cordino arriviamo finalmente al Rifugio Fratelli Fonda Savio per una pausa ristoratrice. Il tempo riportato per questo tracciato con un dislivello di oltre 500 metri era di circa 90 minuti. Noi abbiamo impiegato sicuramente di più, ma l'abbiamo affrontato in linea con la nostra filosofia slow.

Il rifugio è piccolo e all'interno gli spazi per i tavoli sono ridotti. I piatti sono gustosi anche se il servizio è molto spartano, ma consono per quello che deve offrire un vero rifugio.
Terminata la pausa ristoratrice all'interno del rifugio, ci godiamo i paesaggi che da qui si possono ammirare e che riguardano importanti cime dolomitiche (Tre cime, monte Piana, Cristallo, Croda Rossa, ecc.).
Per la discesa prendiamo lo stesso sentiero 115 della salita, che ci porta al lago di Antorno. Un'alternativa, ma che richiede la disponibilità dell'attrezzatura per le ferrate, è la discesa attraverso una parte del sentiero Bonacossa (segnavia 117) fino alla forcella di Rimbianco con deviazione a sinistra sul sentiero 119 fino al casello della strada verso il rifugio Auronzo e ritorno al Lago di Antorno sulla strada asfaltata o sul sentiero 101 che la costeggia.

Anche lo stesso lago d’Antorno, punto di partenza e di arrivo di questa escursione per la sua posizione e lo scenario in cui è immerso, offre un panorama suggestivo, utilizzato anche nella fiction RAI “Un passo dal cielo”.

Utility

Individua tutte le cime dei monti visibili dal rifugio Fonda Savio   Eventuali webcam disponibili      

 

contentmap_plugin