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Categoria: Editoriali
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Perchè vivere “slow”? “Slow living” è una filosofia di vita, opposta alla frenesia imperante nelle attività quotidiane e nelle relazioni anche nell’ambito del lavoro, che privilegiano spesso scelte ambiziose proiettate verso il futuro con il conseguente rischio di perdita di contatto con il presente.

Questa filosofia di vita è ormai ben rappresentata in molti settori delle attività umane. Il movimento slow è iniziato in ambito gastronomico in contrapposizione con il “fast food”. Oggi il termine slow viene accostato a diverse discipline e attività, e tocca hobby, esercizio fisico, modo di vestirsi, modi di viaggiare, di gestire la propria famiglia, di lavorare, di andare in vacanza e più in generale i nostri rapporti con gli altri. Il movimento slow è centrato sulla costruzione di relazioni significative, in contrapposizione alle relazioni veloci, figlie della nostra era, fatta di comunicazioni rapide e strutture sociali che ci danno apparentemente accesso a tutto in un turbinio di parole, spesso ridondanti, vuote ed insignificanti.

Il grande benefico di rallentare è riappropriarsi del tempo e di creare connessioni significative, con le persone, con la cultura, con il lavoro, con la natura, con il nostro corpo e con la nostra mente.
Lo slow living si sta diffondendo oggi proprio come ha fatto lo slow food trenta anni fa. Lo sta facendo attraverso diversi aspetti della nostra vita e sta lentamente diventando sempre più diffuso e attuale. Rallentare significa focalizzarsi sulle cose fondamentali e riscoprire, nella sobrietà e nel rispetto della persona e delle cose, i valori fondamentali dell’esistenza.

Prendendo in prestito dall’economia, ma ormai sdoganato in ogni campo, il famoso “principio di Pareto”, originalmente riferito alla distribuzione 80/20 della ricchezza nella società, è applicabile anche nella distribuzione dell’attività umana. Infatti solo il venti per cento delle cose che facciamo determinano i nostri risultati. Non è quindi necessario affannarsi senza sosta per spuntare tutti i task presenti sulle nostre liste. È sufficiente rallentare e concentrarsi sulle poche cose che determinano il significato del tempo che spendiamo ogni giorno, rifiutando che esso possa essere sciupato.

Fatte queste premesse, intendiamo al momento, sviluppare l'attività di trakking sulle nostre belle montagne. Pertanto “slow mountain” significa vivere la montagna con il proprio passo, con quello che ti dice la tua personalità, la tua ricerca di silenzio, di spiritualità e di condivisione. Vivere le alte quote, nel rispetto della natura e senza competizione, cercando di non lasciare fastidiose (per altri) tracce del tuo passaggio. I percorsi che verranno descritti non saranno solamente delle semplici indicazioni topografiche e/o orografiche, ma cercheranno di descrivere anche il contesto storico e gli eventi accaduti in quei territori.

Analogamente, ma in un secondo tempo, “slow bike” significherà utilizzare la bici per i nostri movimenti, senza inquinare, magari anche elettrica, per gli spostamenti più lunghi e per i percorsi su sentieri impegnativi, ma senza fretta, senza agonismo, osservando ciò che ci circonda e prendendoci il tempo necessario.

Così pure, ma prossimamente, "slow tour" rappresenterà invece la visita alle città, ai tanti piccoli splendidi borghi, veri capolavori a misura d'uomo: piazze, rocche, castelli, chiese, palazzi, torri, campanili, paesaggi, feste, prodotti tipici e storie uniche. 

Infne, “slow photo” significa in tutte le situazioni viste sopra, prendersi il tempo per osservare il panorama, scegliendo con cura le inquadrature, con le pose necessarie per la ripresa di animali nel loro ambiente, con la cura dei particolari per cogliere le situazioni di illuminazione più emozionanti, cercando invece di evitare quegli scatti a raffica, tipici del predatore fotografico e di chi obietta che: "tanto con il digitale, le foto le puoi cancellare facilmente e senza costo".

I nostri riferimenti culturali in ambito professionale e nella cultura sociale sono Slow Pharmacy, Slow Medicine e ovviamente, Slow Food.