Nella mappa sottostante sono rappresentate le escursioni proposte e descritte negli articoli, suddivise per posizione geografica. I marcatori indicano le coordinate del punto di inizio di ciascun percorso escursionistico.

Perché vivere lentamente? “Slow Living” è una filosofia di vita che si propone di contrastare quei modelli frenetici e compulsivi che traggono origine il più delle volte dalla competizione e dallo stress del lavoro, ma finendo spesso per condizionare anche il nostro tempo libero, gli interessi, le relazioni e gli affetti.

Una delle prime esperienze riconosciute è stato senza dubbio lo Slow Food ma è di tutta evidenza che la stessa filosofia può estendersi a qualunque aspetto della nostra vita personale e di relazione.

Itinerari, escursioni e percorsi nell'area delle Dolomiti, dimensionati in rapporto al tempo disponibile e alle difficoltà dei tracciati, proposti, descritti in dettaglio e commentati dagli aderenti a ViviSlow anche nel loro contesto storico e naturalistico!

    Descrizione percorso Tempo Distanza Disliv.  
Itinerari brevi (meno di 2 ore di cammino)
     
  Veneto  Domegge - Eremo dei Romiti  1,5 h
 2,8 Km
 450 m
  Veneto  Cortina - Al rifugio croda da lago  2 h  4,5 Km
312 m
  Veneto  Tra le Dolomiti D'Oltrepiave  2 h   9 Km   250 m
    Veneto  Al rifugio Fonda Savio
 2 h   3,2 Km   535 h  
               
               
               
           
Scopri la prossima meta (da rifugio a rifugio)
     
  Veneto Vodo di Cadore - Malga Ciauta e Rif. Venezia al Pelmo  2 h  4,1 Km  414 m
  Trentino Al Rifugio Contrin (e San Nicolò) e ritorno
 6 h  15 Km  800 m
  Veneto Il Bivacco Slataper sul Sorapiss  9 h
 20 Km
 1550 m
    Veneto Al rifugio Città di Carpi nei Cadini di Misurina 2 h 6,2 Km
552 m
 
               
               
           
Prenditela comoda (traversate, percorsi ad anello)
     
  Veneto Giro delle tre cime di Lavaredo  5 h
 9,5 Km
 300 m
  Trentino Il giro del Sassolungo  5 h
 11,5 Km
 639 m
  Veneto
Il Monte Piana  5 h
 11,7 Km
 618 m
  Trentino Tra i rifugi della valle San Nicolò  5 h  10 Km 620 m
    Veneto Il Passo Sentinella tra Popera e Croda Rossa  6 h  13 Km 1157 m
 
    Veneto Il sentiero dei Kaiserjager e le gallerie del Lagazuoi 6 h
 6,5 Km  642 m
 
    Alto Adige Geisler-alm: il rifugio delle Odle 4 h 8,5 Km 400 m  
               
           
   Un po' di brivido (sentieri attrezzati, vie ferrate)
     
  Veneto Il Sentiero Astaldi  2 h
 3,3 Km
270 m
  Veneto Dal Passo Giau alla cima Averau  4 h
 3,4 Km
 445 m
  Veneto Le cascate di Fanes (sentieri e ferrate)  4 h
 8 Km
 350 m
    Veneto Giro dlla Tofana di Rozes (per Scala del Minighel)
 5 h
10 Km
 830 m
 
    Veneto Il Pupo di Baion e la ferrata Da Prà  4,5 h  5,7 km
 550 m  
    Veneto Sul Sass de Stria  3 h 4,5 Km
 312 m  
    Veneto  Percorso alpinistico ferrato Bonacossa   7,5 h 18 Km  743 m  
    Veneto Ferrata Merlone 6 h 4 Km 922 m  

 


 

Perchè vivere “slow”? “Slow living” è una filosofia di vita, opposta alla frenesia imperante nelle attività quotidiane e nelle relazioni anche nell’ambito del lavoro, che privilegiano spesso scelte ambiziose proiettate verso il futuro con il conseguente rischio di perdita di contatto con il presente.

Questa filosofia di vita è ormai ben rappresentata in molti settori delle attività umane. Il movimento slow è iniziato in ambito gastronomico in contrapposizione con il “fast food”. Oggi il termine slow viene accostato a diverse discipline e attività, e tocca hobby, esercizio fisico, modo di vestirsi, modi di viaggiare, di gestire la propria famiglia, di lavorare, di andare in vacanza e più in generale i nostri rapporti con gli altri. Il movimento slow è centrato sulla costruzione di relazioni significative, in contrapposizione alle relazioni veloci, figlie della nostra era, fatta di comunicazioni rapide e strutture sociali che ci danno apparentemente accesso a tutto in un turbinio di parole, spesso ridondanti, vuote ed insignificanti.

Il grande benefico di rallentare è riappropriarsi del tempo e di creare connessioni significative, con le persone, con la cultura, con il lavoro, con la natura, con il nostro corpo e con la nostra mente.
Lo slow living si sta diffondendo oggi proprio come ha fatto lo slow food trenta anni fa. Lo sta facendo attraverso diversi aspetti della nostra vita e sta lentamente diventando sempre più diffuso e attuale. Rallentare significa focalizzarsi sulle cose fondamentali e riscoprire, nella sobrietà e nel rispetto della persona e delle cose, i valori fondamentali dell’esistenza.

Prendendo in prestito dall’economia, ma ormai sdoganato in ogni campo, il famoso “principio di Pareto”, originalmente riferito alla distribuzione 80/20 della ricchezza nella società, è applicabile anche nella distribuzione dell’attività umana. Infatti solo il venti per cento delle cose che facciamo determinano i nostri risultati. Non è quindi necessario affannarsi senza sosta per spuntare tutti i task presenti sulle nostre liste. È sufficiente rallentare e concentrarsi sulle poche cose che determinano il significato del tempo che spendiamo ogni giorno, rifiutando che esso possa essere sciupato.

Fatte queste premesse, intendiamo al momento, sviluppare l'attività di trakking sulle nostre belle montagne. Pertanto “slow mountain” significa vivere la montagna con il proprio passo, con quello che ti dice la tua personalità, la tua ricerca di silenzio, di spiritualità e di condivisione. Vivere le alte quote, nel rispetto della natura e senza competizione, cercando di non lasciare fastidiose (per altri) tracce del tuo passaggio. I percorsi che verranno descritti non saranno solamente delle semplici indicazioni topografiche e/o orografiche, ma cercheranno di descrivere anche il contesto storico e gli eventi accaduti in quei territori.

Analogamente, ma in un secondo tempo, “slow bike” significherà utilizzare la bici per i nostri movimenti, senza inquinare, magari anche elettrica, per gli spostamenti più lunghi e per i percorsi su sentieri impegnativi, ma senza fretta, senza agonismo, osservando ciò che ci circonda e prendendoci il tempo necessario.

Così pure, ma prossimamente, "slow tour" rappresenterà invece la visita alle città, ai tanti piccoli splendidi borghi, veri capolavori a misura d'uomo: piazze, rocche, castelli, chiese, palazzi, torri, campanili, paesaggi, feste, prodotti tipici e storie uniche. 

Infne, “slow photo” significa in tutte le situazioni viste sopra, prendersi il tempo per osservare il panorama, scegliendo con cura le inquadrature, con le pose necessarie per la ripresa di animali nel loro ambiente, con la cura dei particolari per cogliere le situazioni di illuminazione più emozionanti, cercando invece di evitare quegli scatti a raffica, tipici del predatore fotografico e di chi obietta che: "tanto con il digitale, le foto le puoi cancellare facilmente e senza costo".

I nostri riferimenti culturali in ambito professionale e nella cultura sociale sono Slow Pharmacy, Slow Medicine e ovviamente, Slow Food.